IPPOPOTAMO

L’ippopotamo (Hippopotamus amphibius) è un mammifero erbivoro africano di grandi dimensioni. Nonostante il suo nome, che in greco significa “cavallo di fiume”, non è imparentato con i cavalli: questo suo nome deriva dal suo movimento in acqua, egli infatti non nuota ma, aiutato dal suo grande peso, galoppa sul fondare dei fiumi. Ma quanto pesa un ippopotamo? L’ippopotamo, con un peso che oscilla tra i 1,5 e le 3 tonnellate e le dimensioni che possono superare i 3 metri, si posiziona, insieme al rinoceronte, tra i mammiferi terrestri più grandi, dopo l’elefante africano. La sua stazza imponente e la sua massiccia corporatura lo rendono un animale davvero inconfondibile.

Le specie di ippopotamo

Quando pensiamo a un ippopotamo, la prima immagine che ci viene in mente è quella di un erbivoro gigante. Non tutti sanno, però, che esiste anche una seconda tipologia dalle dimensioni molto diverse.

Infatti, la specie più conosciuta è quella dell’ippopotamo comune (etimologia: Hippopotamus amphibius), presente in Africa orientale e meridionale. Molto più rara è quella dell’Ippopotamo pigmeo (Choeropsis liberiensis), un ippopotamo decisamente più piccolo, lungo circa 150-170 cm ossia poco più di un ippopotamo comune appena nato.

Dove vive l’ippopotamo?

In natura l’habitat dellippopotamo si può trovare lungo i fiumi e i laghi dell’Africa sub sahariana dove vive in grossi branchi.

Avendo necessità di mantenere la pelle idratata, durante il giorno passa il tempo in acqua dove riesce perfino a dormire immergendosi completamente. La pericolosità di questi animali, infatti, non dipende solamente dalla loro territorialità ma anche da come dormono gli ippopotami: loro sono in grado di sigillare narici e orecchie e immergersi in acqua lasciando uscire eventualmente solo una piccola parte di schiena, arrivando ad assomigliare a dei tronchi. I pescatori, quindi, si accorgeranno di passare dentro un branco di ippopotami solo quando questi si sveglieranno e inizieranno ad inseguirli per cacciarli dal loro territorio.

Durante la notte, invece, emergono dai fiumi e dai laghi per nutrirsi. Ma cosa mangia un ippopotamo? Per quanto sia dotato di enormi denti, che non hanno nulla da invidiare alle zanne dei carnivori, gli ippopotami si nutrono quasi esclusivamente di erba.

Nonostante sia distribuito in oltre metà del continente africano si sta riscontrando un grave declino nella sua popolazione: a causa della distruzione degli habitat, dell’occupazione dei fiumi e della caccia indiscriminata per la carne e per l’avorio ad oggi gli ippopotami sono classificati come vulnerabili all’interno della lista delle specie in via d della IUCN.

La riproduzione negli ippopotami

L’ippopotamo vanta un ciclo riproduttivo complesso e affascinante. Raggiunta la maturità sessuale, le femmine entrano in un periodo fertile di circa 30 anni, mentre i maschi possono procreare per tutta la vita.

La stagione riproduttiva, legata alle piogge, scatena corteggiamenti e combattimenti tra maschi. L’accoppiamento avviene in acqua, con una gestazione di circa 8 mesi. La femmina partorisce un solo cucciolo di ippopotamo, raramente due, in acqua e lo accudisce per due anni.

Cinque curiosità sugli ippopotami

L’ippopotamo, con le sue caratteristiche affascinanti e le sue peculiarità sorprendenti, è un gigante enigmatico e un abitante chiave dell’ecosistema africano. Ecco 5 curiosità su questo animale iconico e inconfondibile:

Grazie ai suoi escrementi, che produce in grande quantità durante la giornata, mantiene concimate le alghe presenti sui fondali dei fiumi e dei laghi in cui vive, assicurando il mantenimento del suo habitat e la vita a tutti gli animali che vivono con lui

Il colore del latte dell’ippopotamo è…rosa! Questo singolare fenomeno ha creato pareri discordanti della comunità scientifica ma si pensa che sia dovuto alla presenza di un pigmento chiamato caroteneide, lo stesso che conferisce alle carote il loro colore arancione

Nonostante la mole massiccia, l’ippopotamo è un animale sorprendentemente agile e veloce. Può raggiungere i 30 km/h su brevi distanze, una velocità superiore a quella di un uomo in bicicletta!

Nel 2019, è stato avvistato un esemplare di ippopotamo in Tanzania con un peso di 4,5 tonnellate e una lunghezza di 4 metri: era l’ippopotamo più grande mai misurato al mondo.

Infine, sapevi che gli ippopotami non sudano? Per rinfrescarsi, secernono una sostanza oleosa di colore rosso che li aiuta a proteggersi dal sole e a mantenere la pelle idratata.

La famiglia di ippopotami di ZOOM

Lisa, classe 1986, e Ze Maria, del 2011, sono la coppia di ippopotami che ha inaugurato l’habitat di Zoom Hippo Underwater. Nonostante la differenza di età, si sono trovati in sintonia fin da subito e nel 2020 – dopo una gestazione di 8 mesi – hanno dato alla luce il piccolo Fil-Ippo.

I tre sono molto abitudinari, infatti sia al mattino che alla sera – se i loro keeper non sono abbastanza celeri nell’aprire le porte del ricovero notturno o non sono soddisfatti del cibo – è possibile sentire il verso dellippopotamo: un misto tra un ruggito e un grugnito molto profondo.

I tre ippopotami hanno dei caratteri e delle personalità molto diverse e definite, con le loro piccole abitudini. Lisa, la più anziana, predilige la tranquillità: spesso, infatti, la si vede rilassarsi in acqua vicino alla cascata o riposarsi sulla riva secca dell’habitat. Dopo aver svezzato il piccolo si è staccata gradualmente da lui – con cui condivide però sempre dei momenti, come i pisolini durante la giornata – per lasciare a Ze Maria il compito più importante: insegnargli a combattere e difendere il territorio.

Ze Maria, infatti, ha preso molto sul serio il compito: essendo giovane e giocherellone ha prima spinto Fil-Ippo ad ingaggiare piccole scaramucce subacquee – in cui il piccolo spesso si infilava nella grande bocca aperta del padre – per poi passare una volta raggiunti i due anni a darsi colpi leggeri con le labbra e resistere l’uno alla forza dell’altro. Fil-Ippo – timido, affettuoso e molto simpatico – però ha preso da subito troppa confidenza nel gioco: non di rado lo si vede convincere il padre a fare le loro piccole lotte a colpi di piccoli morsi sul sedere!

Ippo Feeding Experience di ZOOM 

Il training per gli ippopotami

Degli ippopotami una cosa resta impressa: l’enorme bocca aperta. Non tutti sanno però che proprio dalla bocca si può tenere sotto controllo la loro salute!

Negli anni, infatti, i keeper di ZOOM hanno creato una piccola routine quotidiana da ripetere due volte al giorno: in cambio di cibo i tre ippopotami si allineano in acqua sotto una pedana sospesa e spalancano le fauci, mostrando così l’interno delle loro bocche.

In questo modo i biologi possono controllare eventuali irritazioni, stati di salute alterati e lo stato delle zanne. I denti di ippopotamo, infatti, sono molto importanti sia per mangiare che per la salute dell’animale stesso e in caso si spezzassero i keeper devono essere pronti a intervenire per evitare complicazioni mediche.

L’experience Ippo Feeding

A ZOOM è possibile aiutare i biologi nel controllo di salute quotidiano degli ippopotami: durante alcuni incontri speciali si può infatti salire sulla pedana a strapiombo sulla loro vasca e osservare i tre esemplari con le bocche spalancate pochi metri sotto.

Qui sarà anche possibile scoprire cosa mangiano gli ippopotami sotto la supervisione del keeper: una manciata di pellet formulato apporta versata direttamente nelle loro bocche!

Vieni a conoscere dal vivo questi incredibili animali a ZOOM!

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